Confessioni di una psicologa senza filtro

di Olimpia Parboni Arquati

Cose che mi sembra di aver imparato ma forse no

Solenne cosa dentro l’anima è sentirsi maturare, eppure spesso provo imbarazzo verso tutte le cose che ho detto e fatto in passato, però il passato lo rimpiango spesso.

Spesso evito di fare molte cose per evitare di provare imbarazzo dopo averle fatte, spesso mi rimprovero per le cose che non faccio.

Spesso sento con buona parte di me stessa che più mi avvicino alle cose, meno le riesco a vedere.

A volte mi chiedo come vedrò la vita quando sarà arrivata alla fine. Se tutte quelle cose che mi sembra di non sapere, mi sembreranno più chiare, i rimpianti meno vividi, i rimorsi meno neri. Quello che mi appare chiaro adesso è che ogni anno in più, è un anno in meno, quindi nel frattempo metto tutto sul tavolo, che si sa, dopo una certa età le cose tocca scriversele, che siano condivisibili, che lo siano meno, basta che nessuno viva per cercare una verità che sia una soltanto.

Ho imparato che dormire con i calzini nelle stagioni fredde è meglio che dormire senza

che praticamente nessuno si lava i denti tre volte al giorno

che se non chiudi i pacchi di biscotti con le mollette poi fanno schifo

che i panni è meglio stenderli subito se no sanno di cane umido

che tutto quello che non riusciamo a fare oggi poi domani ci presenta il conto

ma va bene non farlo lo stesso

che tutti vogliamo essere sempre amati da tutti, ma nessuno è disposto ad amare tutti per come sono

che tante volte pensiamo così intensamente a qualcuno più perché non ci va di pensare intensamente a tutto il resto

che non possiamo dirci veramente amanti o amici se non conosciamo il colore preferito dell’altra persona

che non tutti gli amici vanno bene per fare tutte le cose e che questo non vuol dire che non siano buoni amici

che i genitori fanno un mestiere difficile ma pure quello dei figli non scherza

ho imparato che la mattina ho bisogno di un’ora intera di silenzio e di caffè altrimenti mi rode il culo per tutta la giornata

che spesso mi rode il culo per tutta la giornata anche senza motivo

che gli stati d’animo sono come il meteo, affidabili per poche ore

ho imparato a fare lo spezzatino, che poi basta avere solo pazienza perché si fa da solo

che avere pazienza è tra le cose più difficili del mondo e non una virtù innata

che tutti sono vanitosi, alcuni in un modo, altri in un altro, ma tutti

che è legittimo farsi domande sulla morte, propria e degli altri

è legittimo essere arrabbiati ma aggressivi non necessariamente

che l’umiltà è pure più difficile della pazienza

meno di una storia d’amore

che a volte essere gentili apre molte porte, altre le apre essere severi

che il cambiamento è più difficile sia della pazienza che dell’umiltà

meno di una storia d’amore

che è inutile sentirsi motivati prima di fare qualcosa che non ci va di fare, perché l’unico modo di fare una cosa che non ci va di fare, è farla sapendo che non ci va e stupirci che diventi piacevole dopo un po’

che mi piace fare la psicologa anche se non ho ancora capito perché lo faccio

ma alcuni giorni mi chiedo se lo so fare

altri se lo voglio fare

ma è il mio modo di amare tutto

mettendo in dubbio

tutto

che non posso vivere senza tenerezza

che rammendare fa bene, ai vestiti e alle relazioni

però pure dimenticare è lecito

che ognuno di noi ha e deve avere cose di cui si vergogna dentro e cose che non vuole dire

che la verità è sopravvalutata

troppo sopravvalutata

che odiare è più facile che fare compromessi

e che molti matrimoni si fondano e si mantengono sul principio di rabbia e di duello

che il viola sta bene con il rosso e il verde con l’arancione

che rispondere alle notifiche subito è l’unico modo per rispondere

che non sempre bisogna rispondere

che tutti ogni tanto abbiamo pianto sotto la doccia

che a volte siamo le persone che attraversano la strada e altre quelle di fretta in macchina, in entrambi i casi siamo giustificati a sentirci infastiditi

che quando le cose capitano a noi pensiamo che gli altri non possano capire

che a volte non proviamo a spiegarci nemmeno perché ci piace sentire che nessuno ci capisce perché ci fa sentire speciali

e profondi

che i soldi sono molto importanti sia per la felicità che per la libertà, ma solo se hai buon gusto e buon senso

che i soldi non sono molto importanti per la generosità

che chi mette davanti un difetto che sicuramente non ha, ti sta dicendo qual è il suo peggior difetto

ho imparato una poesia di Emily Dickinson nel giorno del mio compleanno

e sono stata felice

non ho imparato a fare a mente le percentuali ma ho imparato che non fa niente perché ormai so fare lo spezzatino

che è normale essere invidiosi perché senza invidia non capiremmo cosa ci manca

che le persone che non puliscono mai la macchina mi stanno più simpatiche di quelle che lo fanno

ho imparato che parlo troppo, quasi sempre, tranne alcune volte in cui vorrei parlare talmente tanto che poi sto zitta

ho imparato a stare zitta

ma mi servono più prove per esserne sicura

che alcune persone hanno bisogno di lamentarsi ma non di essere incoraggiate

che asciugarsi i capelli con una maglietta di cotone li fa diventare meno frizz

che mi piace stendere i panni in modo ordinato

ovvio visto che pure i piatti sporchi li sistemo tutti allineati

che ho delle rimanenze di pensiero magico notevoli

anche se le linee ormai le calpesto

ma comunque un po’ mi pesa farlo

che il cambiamento non è mai snaturarsi ma levigare quello che c’è

che la vita è una ma siccome sembrano tante, questa frase non va ripetuta troppo spesso perché mette l’ansia

che per motivare qualcuno a volte serve sfidarlo anche se fa male a entrambi

che in alcuni giorni sarai una persona detestabile, come lo sono gli altri

quindi il mondo non è un posto pieno di stronzi

ma un posto pieno di gente che a volte si incontra nel giorno giusto, a volte manco per niente

che non è il Natale il problema, ma la famiglia

che non è il Capodanno, ma gli amici

che sotto la rabbia spesso ci sono tante lacrime

che esistono dei tipi di speck addirittura più buoni del prosciutto

ma forse no

non ho imparato, mai imparato, la punteggiatura

e come tutte le cose che mi chiedono il conto

provo a pagarle con le cambiali

andando a capo come mi pare

per ignoranza e non per poesia

Ho imparato che mi piace tanto pensare di avere imparato le cose e poi dimenticarmele perché le cose a me mi tengono compagnia, lo hanno sempre fatto e quindi forse verso la fine mi farò solo domande di matematica alle quali non so rispondere e le farò solo per sentirmi viva

Che sia un anno bello, per favore non esagerate con i propositi

che a volte basta uno spezzatino, essere curiosi e lavarsi i denti due volte al giorno.